nicola galli

martedì 24 gennaio 2012

Il Giocatore



Sì, talora il pensiero più bizzarro, il pensiero in apparenza più assurdo si radica in capo con tanta forza che lo prendi, infine, per qualcosa di realizzabile.... Non basta: se l'idea si accompagna a un forte, appassionato desiderio, magari finirai certe  volte col prenderla per un non so che di fatale, di necessario, di predestinato, per una coa tale che non può non essere e non accadere.!Forse qiu c'é qualche altra cosa, una qualche combinazione di presentimenti, un qualche sforzo insolito della volontà, un'autointossicazione per mezzo della propria fantasia o alto ancora, non so.

(Fëdor Dostoevskij, Il Giocatore)